27 febbraio 2010

INVITO



L a D u r a M a d r e - nucleo resistenza poesia

MANGIARE LA LUNA
Da Teocrito ad oggi. I poeti le loro la luna.


SABATO 27 FEBBRAO 2010
C/O MIRIK CAFE' - ORE 21.00



Questa volta abbiamo scoperchiato i magazzini, e inventariato meticolosi, i carichi:
abbiamo lavorato per trovare lune di sapore, mescolate, e a volte anche qualche luna acida, lasciando da parte le immagini
più diafane - stupende e struggenti intendiamoci - per scoprire che c’e’ una luna vivanda.
Mangiare la luna: celeste frittata, luna velenosa, spuma, raggio di miele, glabro latte…
Dal filtro d’amore di Simeta dove la luna stessa è un ingrediente, a Canto di Luna, canto di donna di A. Sexton per la quale la luna non è solo arancia e carota, ma solitaria e ossuta vergine.
Le poesie della nostra raccolta parlano di questo.
E quante volte l’uomo ha abbaiato alla luna, come un cane, incrinato dall’astinenza d’amore? L’avrebbe morsa, quella luna, sbranata. Una dannazione.
Con la luna a fare da sorda confidente. La luna, musa, diventa comunione per il poeta.
Lui beve il suo chiarore e lo assapora.
Mangiare la luna.